UNA PREMESSA IMPORTANTE
La rinosettoplastica è un intervento difficile, probabilmente il più difficile in chirurgia estetica. Ciò sia perché, a differenza di molti altri, non è mai un intervento di routine, che perché il margine di errore è minimo, con la qualità del risultato che si misura davvero in millimetri. La struttura tridimensionale del naso, la sua grande variabilità di forma, ed il fatto che deve funzionare bene come organo di respirazione rendono la rinoplastica assai complessa. Tra l’altro, il naso è elemento centrale del viso, ed è quel singolo elemento che più “impatta” nella percezione di chi ci guarda, distraendo l’attenzione da altri lineamenti (occhi, labbra), magari di per sé gradevoli. Per poter mantenere l’integrità strutturale di un naso migliorandone la forma e la funzione, le tecniche oggi sono divenute molto più sofisticate rispetto al passato, ed i risultati ottenibili assai migliori. Questo però comporta che, per il chirurgo, la curva di apprendimento è lunga, e si ottengono risultati eccellenti solo dopo molti anni, molti casi, e molto studio, particolarmente impegnativo. Le variabili individuali dell’anatomia, esterna ed interna, di un naso sono così tante e così diverse da rendere la rinoplastica un universo a sé, dove ogni paziente richiede un approccio individualizzato e dove conta ogni dettaglio di analisi e pianificazione, di esecuzione tecnica, e di cura postoperatoria. Ciò richiede grande attenzione, molta esperienza e tempo adeguato. Le varianti tecniche sono realmente numerosissime, ed è utile conoscerle in dettaglio per scegliere quelle che meglio si adattano a quella particolare situazione. Nessun naso è identico all’altro, né deve essere trattato nel medesimo modo del precedente, e non esiste un modello ideale universale esportabile a tutti. Qui sta la difficoltà ed il grande fascino dell’intervento.
Una rinoplastica ben eseguita può davvero portare ad un miglioramento significativo e talora anche impressionante, a volte superiore alle stesse aspettative del paziente. Tuttavia, è importante comprendere che esiste un limite concreto a quanto un naso possa essere modificato, per di più legato allo spessore della cute ed alla dimensione della struttura ossea e cartilaginea. Ad esempio, in molti casi non è ottenibile un naso assai sottile senza compromettere la funzione respiratoria, e quindi non è realistico pensare di poter passare da una certa situazione di partenza ad una diametralmente opposta. D’altra parte, è oggi certamente possibile, pressoché sempre, ottenere un naso ben proporzionato, con linee eleganti ed un contorno gradevole.
La prima cosa che dovrete fare, ancor prima della visita, è esaminare il vostro naso allo specchio e cercare di determinare, in modo analitico (è utile scrivere degli appunti con un ordine numerico di priorità e poi portare con sé questa nota alla visita ), quali siano i problemi che vedete e perchè vorreste fossero risolti. Certamente il Dr Robotti vi aiuterà poi in questa analisi nel corso della visita, ma è un utile esercizio farlo anche prima. I problemi più frequenti sono la punta tonda “globosa”, o asimmetrica, o “cadente”, la gobba (il “gibbo”), la respirazione, il naso deviato, troppo grande, troppo lungo o troppo corto, troppo proiettato (cioè, in avanti) o troppo poco proiettato, etc…. Certamente è anche utile portare alla prima visita foto e ritagli che dimostrino il tipo di naso che vorreste, ma non dovete dimenticare che il vostro naso dovrà inserirsi armoniosamente nelle proporzioni del vostro viso e che lo spessore e qualità della vostra pelle non potrà essere modificata.
Al momento della visita, il Dr Robotti analizzerà con cura le problematiche del vostro naso, spiegandovene la natura e confrontando quanto emergerà con ciò che voi desiderate. Importante per il chirurgo sarà comprendere bene le vostre aspettative in ogni dettaglio e verificarne con voi la fattibilità reale, con il fondamentale aiuto della simulazione al computer e con l’esame di foto di casi simili. Il miglior modo di essere certi che il vostro chirurgo sia effettivamente in grado di aiutarvi è difatti di vedere molte foto dei suoi interventi, il che vi consentirà anche di verificare se le vostre aspettative siano realistiche, cioè realizzabili in concreto. Aspettative di perfezione assoluta non sono realistiche né possono essere garantibili dal più esperto dei chirurghi: qualche imperfezione, per piccola che sia, persisterà sempre dopo ogni rinoplastica.
Il Dr Robotti usa pressoché esclusivamente la rinoplastica “aperta”, per la precisione che questa tecnica consente, a spese di una piccola cicatrice praticamente invisibile. Il tempo necessario per l’intervento è spesso anche di tre ore in una rinoplastica primaria: questo non deve essere visto come un problema, perché il tempo impiegato è quello che serve per ottenere, con le tecniche più appropriate e l’attenzione ad ogni dettaglio, il risultato migliore, più stabile e più naturale. Una differenza di pochi millimetri può comportare una grande differenza nelle qualità del risultato! Il chirurgo non deve lasciare la sala operatoria fino a che non abbia fatto tutto ciò che sia possibile per ottenere il miglior risultato conseguibile.
Una chirurgia precisa, con buona fonte luminosa ed occhiali di ingrandimento, significherà anche assenza di sanguinamento e di dolore (anche perché non si usano tamponi endonasali) nell’immediato e risultati permanenti nel tempo poi. Spesso sarà necessario usare “innesti” di cartilagine o fascia, ma tutti “autologhi”, cioè provenienti dal vostro stesso corpo. Il Dr Robotti non utilizza innesti “alloplastici”, cioè sintetici, nonostante la comodità del loro impiego, per il rischio di infezione o estrusione che questi materiali talvolta presentano.